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Il profumo del Tai Chi Chuan

Il Tai Chi Chuan è l’arte interna taoista che trova la sua più diffusa espressione nella pratica della “forma”. La “forma”,  definita anche meditazione in movimento è una sequenza di movimenti lenti e codificati, applicabili anche marzialmente, attraverso i quali la consapevolezza fluisce e si espande dall’interno all’esterno e dall’esterno all’interno. La pratica della “forma” consente di entrare in un flusso creativo, lo stesso flusso dell’artista e del bambino che sono compenetrati dall’atto creativo e ne partecipano a tutti i livelli. E’ un atto totale che attraverso il gusto e il piacere di muoversi lascia fluire la vita ed emoziona. Il piacere del movimento nella vita adulta viene spesso perduto sotto il peso degli eventi. Nel Tai Chi Chuan abbiamo la possibilità di ritrovare la leggerezza, la corretta postura e la facilità di essere riempiti dal flusso della vita che avevamo da bambini quando completamente concentrati sul foglio bianco ci lasciavamo guidare dai colori. Si è arte vivente, che si muove, respira.
Il senso artistico è percepito sia dal praticante sia dallo spettatore che durante “l’esibizione”, se lascia da parte i propri filtri, può partecipare del gesto creativo, sentirne il profumo.
Nella sua forma moderna l’arte è strettamente connessa con il trasmettere emozioni.
L’arte è creare, dare forma, in-formare, comunicare.
Gli stessi movimenti, ripetuti da migliaia di anni, sono in essenza sempre diversi, sono moto dell’anima e non gesti esteriori.
Il movimento e il mutamento sono considerate dai taoisti, proprietà essenziali di tutte le cose. Il fluire dinamico è caratterizzato dal ritorno all’origine in un movimento circolare. Le forze che causano il movimento non sono esterne agli oggetti ma proprietà intrinseche della materia. Lo sguardo di colui che ha riconosciuto il mutamento non osserva più le singole cose che gli fluiscono innanzi, bensì l’eterna, immutabile legge operante in ogni mutamento. Questa legge è il Tao, il corso delle cose, l’uno in tutto il molteplice.
Nell’eseguire la forma , l’artista, si fa manifestazione di tutto ciò che è. Rappresentazione del Tao.
“ Il mistico taoista, ebbro per la vastità del cosmo e identificandosi con esso, sentiva infondersi in sé tutte le forze che quello stesso universo animavano.”
Quando parliamo del concetto taoista di mutamento, è importante rendersi conto che il mutamento non è considerato come la conseguenza di qualche agente esterno, ma come una tendenza innata in tutte le cose e in tutte le situazioni. L’accettazione taoista del mutamento è una rilassatezza dell’agire che si manifesta nel lasciar andare, lasciar fluire il corso naturale degli eventi. Le azioni scaturiscono dalla saggezza intuitiva, spontaneamente in armonia con l’ambiente circostante, non ci sono forzature. In questo lasciarsi andare all’intuizione consapevole, legata a un saper fare ed essere istintivo e acquisito insieme, si manifesta tutta la potenza artistica del Tai Chi Chuan che non solo dà un’infinita possibilità di emozioni e di esperienze ma porta con sé la compiutezza dell’opera d’arte e l’integrità della buona vita. La buona vita cui faccio riferimento non ha connotazioni morali ma è la vita che viene vissuta nella pienezza della propria manifestazione, che si fa arte nel momento stesso in cui vive se stessa.
Arte, nel suo significato più ampio, comprende l’attività umana che poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate e norme derivanti dall’esperienza, porta a forme creative di espressione estetica. Come possiamo facilmente notare, questa definizione ben si adatta alla vita taoista e alle sua più conosciuta manifestazione il Tai Chi Chuan.

[1] “Il ritorno è il movimento del Tao. La quiete è il suo metodo.”
Lao-tzu, Tao Te Ching, Cap. 40, Milano 1998, pag. 64
 
[1] H.G. Creel, What is taoism? ,Chicago 1970, citato in, Yin e Yang, J.C. Cooper, Ubaldini Editore, Roma 1982, pag. 12